Accordo raggiunto a Bruxelles sulla destinazione dei prossimi fondi europei al settore, ma nella lotta contro la pesca eccessiva l’UE rischia di fare un passo indietro

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Accordo raggiunto a Bruxelles sulla destinazione dei prossimi fondi europei al settore, ma nella lotta contro la pesca eccessiva l’UE rischia di fare un passo indietro

Alain Cadec, European Parliament's rapporteur on the file.

BRUXELLES - Il Consiglio dei Ministri della Pesca dell'Unione europea e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo sul prossimo Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP) che metterà a disposizione circa €6.5 miliardi per il periodo 2014-2020 a sostegno del settore pesca dell'UE e delle politiche marittime. La destinazione dei fondi al settore pesca sarà determinante per il futuro del settore e l'effettiva attuazione della riforma della Politica Comune della Pesca (PCP), compresi gli obiettivi che mirano finalmente a porre fine alla pesca eccessiva e garantire la ricostituzione degli stock ittici.

"L'accordo finale raggiunto  tra il Parlamento Europeo e del Consiglio sui prossimi fondi  europei per il settore pesca chiarisce diversi aspetti importanti. Include infatti diverse misure positive, tra le quali maggiori fondi per gli Stati Membri per la raccolta dati e il miglioramento dei controlli e dell’applicazione delle normative. Verranno inoltre rafforzati i provvedimenti che consentono il blocco dei finanziamenti pubblici ai singoli operatori e agli Stati membri che non garantiscono il rispetto e l’aderenza alle norme". 

Uta Bellion, direttore del Programma marino europeo del Pew Charitable Trusts

"Tuttavia, l'accordo prevede anche di concedere sovvenzioni che rappresentano un vero passo indietro rispetto agli obiettivi che l’UE si era posta, soprattutto rispetto alla lotta contro la pesca eccessiva e non sostenibile, come ad esempio gli aiuti per l'arresto temporaneo delle attività di pesca e per  la sostituzione dei motori dei pescherecci - misura  già ampiamente criticata in quanto può consentire un sostanziale aumento della  capacità di pesca, già troppo elevata rispetto alle risorse ittiche disponibili. Con l’approvazione di misure e sovvenzioni di questo tipo, anziché fermare definitivamente la pesca eccessiva, l’UE si è limitata di fatto solo a sospenderla temporaneamente, senza intervenire in modo davvero efficace  e duraturo e indebolendo così l’intero pacchetto di Riforma della Politica Comune della Pesca”, conclude Serena Maso, coordinatore nazionale di OCEAN2012.

© Corey Arnold

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Per ulteriori informazioni e approfondimenti :

1. Il Rapporto di New Economics Foundation sui benefici economici derivanti dagli investimenti  nella raccolta dati, i controlli  e l’applicazione http://www.neweconomics.org/blog/entry/eu-waters-are-already-overfished-why-would-we-spend-1.6bn-on-new-boats

2. L’appello di 200 scienziati al Parlamento UE per chiedere di bloccare i sussidi che favoriscono la pesca eccessiva:  http://oceana.org/en/eu/media-reports/press-releases/200-scientists-urge-eu-parliament-to-invest-in-rebuilding-fish-stocks

3. Il Rapporto “Sfatare il mito dei sussidi al settore pesca” http://www.ocean2012.eu/publications/102-where-s-the-evidence-debunking-the

4. Lo storico accordo sulla Politica Comune della Pesca:  http://ocean2012.eu/press_releases/124-historic-agreement-reached-on-eu-fisheries

5. Photo gallery and infographic, http://ocean2012.eu/pages/109-press-gallery; videos,http://www.youtube.com/user/OCEAN2012EU

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