Shark Alliance al fianco dell'on. UE Andrea Zanoni chiede a tutti i Membri del Parlamento UE di eliminare le scappatoie presenti nel divieto europeo sul finning
ROMA - Nell’ambito delle discussioni attualmente in corso al Parlamento europeo sulla Proposta della Commissione UE di rafforzare il divieto sul finning (la pratica che consiste nel tagliare le pinne di squalo per poi rigettare il corpo in mare), viene presentato oggi un report, curato dall’on. Andrea Zanoni, membro della Commissione Ambiente e parlamentare UE del Gruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa. Il documento accoglie pienamente la proposta legislativa della Commissione europea, che dispone la messa al bando della rimozione delle pinne a bordo dei pescherecci, prevedendo invece l’obbligo di sbarcare gli squali con le pinne naturalmente attaccate al corpo. Tale provvedimento è considerato il piu´semplice ed efficace metodo in grado di porre realmente fine al finning.
“Gli squali sono fondamentali per gli ecosistemi marini e il finning rappresenta un’inutile spreco di risorse. – ha dichiarato l'On. Andrea Zanoni – E’ quindi importante eliminare tutte le scappatoie esistenti nel divieto Ue sul finning, proibendo la rimozione delle pinne degli squali a bordo di tutti i pescherecci, così come raccomandato in una Risoluzione adottata nel dicembre 2010 dal Parlamento europeo. Inoltre il metodo che prevede di lasciare le pinne attaccate al corpo dell'animale consente anche di migliorare la raccolta dati sulle singole specie, essenziale per la gestione delle attivita' di pesca e la valutazione delle popolazioni di squali. "
A ottobre scorso durante la Settimana europea dello squalo, migliaia di cittadini hanno chiesto all’Unione europea di garantire una maggiore protezione squali a rischio di estinzione ed eliminare definitivamente ogni scappatoia presente nell’attuale Regolameto UE che vieta il finning.
“Shark Alliance accoglie con favore e dà pieno sostegno al rapporto dell’on. Zanoni. Ora è fondamentale che anche tutti gli altri Membri del Parlamento europeo sostengano questa decisa posizione contro l’inutile spreco di risorse causato dal finning - dichiara Serena Maso, coordinatrice nazionale di Shark Alliance.
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Informazioni di base
Shark Alliance è una coalizione di oltre 100 organizzazioni di ricerca, associazioni ambientaliste e ricreative dedite al recupero e alla protezione delle popolazioni di squali attraverso il miglioramento delle politiche di conservazione. Shark Alliance è stata fondata ed è coordinata dal Pew Environment Group, il ramo del Pew Charitable Trusts che si occupa di tutela dell’ambiente, un’organizzazione non governativa che opera per porre fine alla pesca eccessiva nelle acque di tutto il mondo.
L'alto valore delle pinne di squalo rispetto al basso valore della sua carne, costituisce un forte incentivo economico alla pratica del finning. La proposta di modifica del Regolamento UE che prevede di sbarcare gli squali con le pinne attaccate al corpo, non solo contrasta efficacemente la pratica del finning, ma facilita anche la raccolta- dati sulle catture, di fondamentale importanza per la valutazione e la gestione delle popolazioni di squali.
Anche se l'attuale Regolamento UE sul finning vieta la rimozione delle pinne di squalo in mare, una deroga consente agli Stati Membri dell'UE di fornire ai pescatori dei permessi speciali per rimuovere le pinne a bordo dei pescherecci, purché il rapporto di corrispondenza fra le pinne di squalo e tutto il peso corporeo del pescato, non superi il 5 per cento. Questo rapporto risulta essere più alto e più permissivo rispetto a quello adottato da altri Paesi.
I pescatori autorizzati possono anche sbarcare legalmente pinne e carcasse in porti diversi, una pratica che ostacola ulteriormente l’applicazione del Regolamento. La Germania e il Regno Unito hanno recentemente bloccato il rilascio di questi permessi; Cipro ne ha recentemente rilasciato uno e la Spagna e il Portogallo continuano invece a concederli alla maggior parte dei loro pescatori.
La Commissione europea ha proposto un emendamento al divieto di finning che porrebbe fine a opzioni speciali, richiedendo che tutti gli squali vengano sbarcati con le pinne naturalmente attaccate al corpo. La proposta è attualmente in discussione al Parlamento europeo e al consiglio dei Ministri della Pesca dei 27 Paesi membri. Il Comitato Ambiente del Parlamento, dopo il voto sul report dell’on. Zanoni, renderà note le sue osservazioni al Comitato della Pesca che ha responsabilità sulla materia.
L’opzione delle “ pinne naturalmente attaccate” è stata raccomandata anche dall’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) e dalle Nazioni Unite, ed è un metodo già utilizzato nella pesca agli squali in America centrale, Australia e Stati Uniti.